Diciamoci la verità, esiste forse qualcosa di più comodo e pratico dell’irrinunciabile jeans a cinque tasche? E quante volte il celeberrimo jeans vi ha salvati da serate critiche, in cui non sapevate cosa indossare, pur trattandosi magari di contesti tranquilli tra amici o ancora di eventi all’insegna dell’informalità? Bene, è proprio in virtù di questa sua funzione salvifica,che risulta doveroso curiosare un po’ sulla nascita del nostro fedele compagno di avventure: sì insomma, dove e come nasce il jeans a cinque tasche?
Il jeans nasce come solido e funzionale pantalone da lavoro.
Intorno alla seconda metà dell’800, un certo Levi Strauss arriva a San Francisco ed inizia a collaborare con Jacob Davis, un sarto originario del Nevada. Davis è perseguitato da un cliente che gli porta quasi ogni giorno delle tasche strappate da dover ricucire; per risolvere il problema una volta per tutte, Davis ha la brillante idea di rendere più robusti i bordi di quelle tasche, applicando sopra dei rivetti metallici.
Il 20 Maggio del 1873 Davis e Strauss riescono ad acquisire il brevetto n.139 da parte dell’Ufficio Americano Brevetti, acquisizione che sancisce la nascita ufficiale dei famosi blue jeans.
Il successo che accompagna il battesimo dei blue jeans si rivela immediatamente grandioso. Insomma, i blue jeans passano subito alla storia.
Intorno al 1944, a causa delle forti limitazioni indotte dalla guerra, viene eliminato l’ornamento della doppia cucitura posto sulla tasca a toppa dietro, in quanto non ritenuto funzionale ma, appunto, solo decorativo. I due pionieri Davis e Strauss non si lasciano però abbattere e decidono comunque di non rinunciare all’ornamento sulle tasche: si rimboccano le maniche, disegnando l’ornamento a mano.
Ed eccoci nel 1950, anno in cui l’ormai celebre jeans comincia gradualmente a cambiare pelle e status sociale: da indumento da lavoro diventa pian piano simbolo fedele della nuova ribellione sociale. Insomma, per i protagonisti della Beat Generation, il jeans si trasforma nell’attore incontrastato delle nuove tendenze anticonformiste; tendenze che vengono senza dubbio amplificate da un ribelle Marlon Brand nell’ambito del celebre film cult dell’epoca “The Wilde One” (1953), in cui anche la star di Hollywood indossa gli amati blue jeans.

Negli anni 60/70, il blue jeans finisce per rappresentare l’uniforme ufficiale della ribellione giovanile.
Saranno infine gli anni 90’ ad inaugurare una nuova e definitiva svolta nell’utilizzo del classico jeans a cinque tasche: in questo periodo sono infatti tantissimi i Brand del fashion che cominciano ad adottare il jeans, portando ufficialmente questo capo ad un successo mondiale.
Insomma, considerata la sua biografia dal sapore profondamente coraggioso e rivoluzionario, adesso capisci perché il jeans è sempre stato capace di salvare l’outfit delle tue serate più indecise?
Non è un caso infatti, che oggi il jeans si configuri come una sorta di oggetto di culto, profondamente apprezzato da qualsiasi cultura. Ormai è possibile trovare sul mercato le gamme più disparate di jeans, differenziate per modelli e colori: dal jeans strappato o decorato, a quello ricco di applicazioni di vario tipo. Insomma, il jeans è un capo indossato praticamente da tutto il mondo, dimostrandosi capace di riuscire a filtrare e far propri ritmi e paradigmi di qualsiasi classe sociale, vestendo davvero ogni età e ignorando il genere o la provenienza. Esiste forse al giorno d’oggi un capo d’abbigliamento più globalizzato del jeans? Decisamente no! Noi di Nuvolari ne siamo ben consci e proprio per questo motivo ci siamo sempre presi cura, negli anni, di incentivare alcune delle più eccellenti proposte di jeans offerte dai maggiori Brand attivi sul mercato.