Il 23 Maggio 2017 si è dato al via gli “Appuntamenti con l’ingegno” un ciclo di incontri realizzato dalla LUISS in partnership con il Comitato Leonardo, dedicato quest’anno al settore della moda. L’incontro ha messo in luce le caratteristiche di governance e di successo del settore della moda italiana, sottolineando anche l’importanza della cultura dell’artigianato. La giornata è stata aperta dagli interventi della Presidente LUISS Emma Marcegaglia, del Presidente Confindustria Moda Claudio Marenzi, della Presidente del Comitato Leonardo e membro del CdA LUISS Luisa Todini e del Presidente Fondatore di Altagamma Santo Versace. L’evento è proseguito con gli interventi di Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana, e del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Il primo incontro al quale noi di Nuvolari siamo stati invitati, insieme ad alcune firme celebri della moda italiana come Nicola Bulgari, Brunello Cucinelli e Pier Luigi Loro Piana, ha avuto come tema focale l’importanza del Made in Italy, un vero e proprio fiore all’occhiello nel mondo. Fondamentale la manualità e l’artigianalità italiana ed i suoi valori che racchiudono tutta la bellezza dei nostri manufatti, la nostra cultura, la nostra identità. Gli storici della moda sono soliti considerare come momento fondativo della moda italiana il “First Italian high fashion show”, la sfilata che il conte Giovan Battista Giorgini organizzò a Firenze il 12 febbraio 1951 per presentare abiti e accessori italiani ai buyer americani, seguito da un secondo show nel luglio dello stesso anno. Quando si parla di moda e di Italia evochiamo uno stile, un’eleganza e una qualità manifatturiera che non conosce eguali al mondo.
“Oggi più che mai è cruciale valorizzare la creatività d’impresa; la genialità che sempre ha contraddistinto le aziende del Sistema Italia da sola non basta. Incontri come quello di oggi sono un’occasione di confronto molto importante tra i protagonisti e decision maker sui cambiamenti in corso nel mercato dell’alta gamma, del lusso ma anche in quello del lavoro. Abbiamo ancora un potenziale altissimo, ma il Made in Italy ha bisogno di scelte coraggiose e di nuove traiettorie da seguire per competere negli scenari globali, sempre con una grande attenzione all’innovazione ma anche al fattore umano, indispensabile per alimentare e accrescere il successo delle nostre aziende” le parole della Presidente della LUISS Emma Marcegaglia.
Conclude Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo “L’Italia è il terzo esportatore mondiale di tessile e abbigliamento, con un valore dell’export di quasi 30 miliardi euro. Le aziende del settore sono circa 47 mila, gli occupati oltre 400.000 e l’indotto quasi 53 miliardi euro. Poi c’è la nuova frontiera del digitale, con l’e-commerce che già oggi crea un indotto per le imprese italiane del fashion di oltre 3 miliardi di euro. Dobbiamo quindi guardare al futuro tutelando nel contempo la nostra tradizionale artigianalità, che rende i prodotti Made in Italy unici e per questo inimitabili”.
La moda passa. Lo stile resta… e lo fa in Italia.