Ettore Adua: In costante movimento
Arriva alla fine il viaggio con Ettore Adua: la mente, la mano, e l’esteta che plasma giorno dopo giorno l’identità di Nuvolari. Nelle cinque precedenti tappe di questa lunga chiacchierata abbiamo conosciuto meglio il Direttore Creativo del brand, parlando con lui delle sue origini (vedi 1° parte), del suo vissuto (vedi 2° parte), del suo lavoro (vedi 3° parte) e di cosa lo ispira (vedi 4° parte), tracciando un bilancio di oltre 30 anni di carriera (vedi 5° parte). L’ultima parte della nostra intervista non poteva avere altro che un tema: il futuro.
Ettore, come sarà il 2018 per Nuvolari?
Sarà un anno sicuramente non facile, perché pur non volendo assolutamente parlare di politica, non possiamo pensare che gli effetti della crisi svaniscano magicamente. E’ ancora un periodo duro per il Paese, e la cosa si riflette su di noi e su altre migliaia di imprenditori di tutti i settori. Noi dobbiamo comunque continuare a crescere, per il bene della grande famiglia Nuvolari, che conta 300 di dipendenti. Noi sentiamo un fortissimo senso di responsabilità verso di loro, ma proprio grazie alla loro professionalità sappiamo che non c’è sfida che non possiamo vincere.
Può descrivere il processo creativo che porta alla creazione di una collezione Nuvolari?
Io parto da qualcosa che mi piace, non ho schemi, scalette o temi preimpostati. Parto da una sensazione, senza calcoli su cosa ha venduto o cosa no. Può ispirarmi un viaggio, un’esperienza. La prossima collezione l’ho concepita visitando tre luoghi diversissimi tra loro: Berlino, Londra, e la Spagna. Sono state tre tappe fondamentali per il mio processo creativo. Naturalmente una volta avuta l’idea bisogna trasformarla in realtà e riportarla al concept Nuvolari, ma una volta partiti è tutto più facile, soprattutto grazie ai miei collaboratori. L’importante è che ogni capo trasudi esclusività, chi lo acquista deve pensare che è stato disegnato e prodotto su di lui.
Qualche anticipazione della prossima collezione?
La collezione estiva avrà alcune importanti novità: abbiamo usato lavorazioni dei tessuti molto particolari, sia per i pantaloni che per i top, inedita finora nelle nostre collezioni. Ci saranno lavaggi nuovi soprattutto per le felpe e per la prima volta avremo dei capi in “acetato”, per ricollegarci al discorso sullo street e sul terrace. Anche il lino è un tessuto che avrà un ruolo importante nella collezione primavera/estate.