Ettore Adua: Born Different
È la mente che interpreta il gusto di migliaia di clienti da decenni, l’occhio che sceglie i brand e i capi che faranno tendenza, la mano che disegna le collezioni firmate Nuvolari, ma anche molto, molto di più. Ettore Adua è l’anima di Nuvolari, una figura chiave a cui la definizione di Direttore Creativo, pur nelle sue molteplici interpretazioni, potrebbe andare leggermente stretta. Lo abbiamo incontrato per conoscere la sua storia. Passato, presente e futuro dell’uomo e del professionista che sta dietro all’immagine di Nuvolari. Ve lo racconteremo in una serie di interviste dedicate a lui e alla storia dell’azienda.
Ciao Ettore, iniziamo parlando di lei. Da cosa nasce la sua passione per la moda e quando diventa tanto importante da spingerla a farla diventare la sua professione?
La passione per la moda è qualcosa che mi ha sempre accompagnato, e che ha trovato sfogo con il mio ingresso in Nuvolari. Io entro nella storia del brand dopo la fondazione, è mio fratello Gianni che intravedendo le mie potenzialità mi spinge ad entrare nell’azienda. Da quel momento in poi mi sono sempre più avvicinato a questo mondo.
C’è un momento preciso, un fotogramma nella sua memoria in cui ricorda di aver promesso a se stesso: «Sarò uno stilista»?
No, o almeno non c’è stato un momento definito nel tempo in cui ho capito che la mia ambizione sarebbe diventata realtà. E’ stato il percorso che ho fatto che mi ha fatto realizzare. Quando sono entrato in Nuvolari ho iniziato dal magazzino. Sono passato a lavorare in negozio, prima in qualità di venditore, poi come Store Manager. Dopo questa esperienza entro nell’ufficio acquisti come buyer, e lì la mia passione ha preso la sua forma definitiva, Il piacere e la responsabilità di “selezionare” gli abiti e quindi l’immagine di Nuvolari ha concretizzato la mia passione. Mi ha fatto scoprire quella che reputo una delle mie più grandi qualità professionali: scegliere, sapere interpretare ed anticipare le tendenze.
La sua definizione di bellezza?
La bellezza, come il gusto, è un concetto molto personale. La bellezza secondo me è racchiusa nel portamento: saper indossare un abito o un accessorio esprime il mio ideale di bellezza nell’abbigliamento e nella moda in generale. Al di fuori di questo settore sarebbe troppo complicato definirla. Ci sono cose, luoghi, volti che mettono tutti d’accordo, altri che invece dividono, ma non per questo la visione del “bello” viene sminuita. La soggettività è uno dei grandi patrimoni estetici dell’umanità.
Come nasce un capo di abbigliamento Nuvolari?
Nasce da un lavoro di squadra con il mio staff che mi segue sia nel processo creativo che nella ricerca dei tessuti e dei modelli. Siamo un team eterogeneo e giovane che ha come obiettivo principale quello di soddisfare i nostri clienti. Le collezioni Nuvolari sono frutto di mie sensazioni e quando c’è un’idea che mi piace la porto avanti fino a farla diventare un capo di abbigliamento.
Quello che ci distingue sempre è la cura maniacale che abbiamo dei dettagli sia nella fase di disegno che nella produzione vera e propria. Siamo anche molto attenti a quello che accade negli altri paesi dove seguiamo tutto ciò che è di tendenza. Ormai le mode sono sempre più internazionali e il mondo sempre più piccolo.
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